lunedì 17 settembre 2012

let the rain wash away all the pain of yesterday


let the rain wash away all the pain of yesterday


Era verde quell'estiva bruma, come la celere e lisergica nebbia che oscurava gli occhi tuoi.
Eri una primavera d'infanzia oscurata dalla prima pioggia, rendevi la dolcezza di una camminata tra gli esili steli nascenti.
Ero un astro baluginante in balia delle onde, quei tumultuosi flutti privi di tatto.

Gli steli divennero fratte e la pelle cedette all'insolenza della regina, si tramutò in carne vivida e tu la lacerasti.

Era carminio quel fuoco ardente, quel bruciante contatto che esprimevano i tuoi arcani crepuscoli.
Fondi da tè le tue gote, dei lumi estinti provocatori ed insensati, nella tua incongruenza.
Astrazione per concretezza, di che annata è il tuo sangue?
Bere un bicchiere prelevando del vino. Un brindisi alla cecità emotiva.


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